(Iniziative di competenza volte a dar seguito ad una recente sentenza della Corte costituzionale in materia di servizio di trasporto pubblico non di linea, al fine di ampliarne l’offerta e l’efficienza – n. 3-01348)
PRESIDENTE. La deputata De Monte ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01348 (Vedi l’allegato A).
ISABELLA DE MONTE (IV-C-RE). Grazie, Presidente. Signor Ministro, oggi trattiamo del trasporto pubblico non di linea: nello specifico, del noleggio con conducente, i cosiddetti NCC. E questo alla luce della recentissima sentenza della Corte costituzionale, la n. 137, che riguarda il decreto Semplificazioni del 2018. Ebbene, il contenuto di questa sentenza è quanto mai chiaro: dice che non si possono mettere barriere all’ingresso nel mercato di nuovi operatori e non si possono limitare ulteriori autorizzazioni, e, devo dire, mettendo anche degli elementi di merito, che sono i danni che si creano naturalmente a chi dovrebbe fruire di questi servizi. Ebbene, noi siamo per la leale concorrenza e riteniamo che ci sia una carenza del servizio pubblico non di linea. Pertanto, vorremmo sapere, a questo proposito – proprio per il fatto che, naturalmente, la Corte non fa legislazione ma dobbiamo farla noi e deve fare un’attività il Governo – che cosa intende fare il Governo, soprattutto alla luce dell’ormai prossimo disegno di legge Concorrenza.
PRESIDENTE. Il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha facoltà di rispondere.
MATTEO SALVINI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Ringrazio chi interroga, perché dare finalmente certezze sia agli NCC che ai taxi è un obiettivo del nostro Ministero. Parto dal quesito e dalla recente decisione della Corte costituzionale sulle autorizzazioni NCC da lei richiamata. È una sentenza auto-applicativa, quindi non necessita di nessun momento attuativo, in quanto si limita ad annullare la norma che vietava il rilascio di nuove autorizzazioni NCC nelle more della piena operatività del decreto sul registro elettronico degli operatori di settore. Tradotto: ne deriva che spetta oggi ai comuni, nell’ambito della propria attività di pianificazione e programmazione dei servizi taxi e NCC, pubblicare i bandi per il rilascio di nuove autorizzazioni, tenendo conto ovviamente delle esigenze concrete, comune per comune. Ricordo al riguardo che molte amministrazioni comunali, compresi i grandi centri metropolitani, hanno già annunciato iniziative in tal senso.
Ci tengo a sottolineare che la pronuncia della Corte non incide, peraltro, sul decreto sul registro elettronico degli NCC e dei taxi che, com’è noto, è stato firmato dal capo dipartimento del mio Ministero lo scorso 2 luglio. Il decreto consentirà di realizzare un vero e proprio censimento – ed era ora – degli operatori di settore e di acquisire dati certi sul numero delle imprese che operano nei diversi territori. Con questa misura contiamo, quindi, da un lato, di contrastare definitivamente il fenomeno dell’abusivismo, che è ostacolo per tutte le associazioni e tutte le categorie e, dall’altro lato, di fornire alle amministrazioni comunali strumenti idonei per una più efficace programmazione dei titoli autorizzatori. Il percorso amministrativo proseguirà, ovviamente, con l’adozione degli altri due decreti mancanti, come da impegno: quello sul foglio di servizio e quello sulle piattaforme di intermediazione. Infine, per adeguare l’apparato sanzionatorio, oggi particolarmente afflittivo, del codice della strada alle esigenze legittime di operatività del settore NCC, ho condiviso con il Ministro Urso alcune modifiche normative all’articolo 85 del codice che, entro la pausa estiva, dovrebbero essere portate all’attenzione del Consiglio dei ministri nel disegno di legge Concorrenza. In caso di violazioni non sostanziali, si procederà con la sola irrogazione di una sanzione di natura pecuniaria; verrà punito gravemente solo l’esercizio abusivo dell’attività, ripensando – secondo criteri di proporzionalità – le violazioni sostanziali della legge quadro di settore. Concludo: l’auspicio di tutti – immagino – è evidentemente che questo pacchetto di misure possa contribuire a migliorare e rendere più efficienti i servizi di trasporto pubblico non di linea, tramite taxi ed NCC, nella consapevolezza che per i cittadini sono fondamentali entrambi.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare la deputata De Monte.
ISABELLA DE MONTE (IV-C-RE). Grazie, Ministro. Ci aspettiamo che dalle parole si passi ai fatti, perché quello che possiamo sentire è un bene: ossia avere la concorrenza, una concorrenza leale, una concorrenza corretta. Auspichiamo, naturalmente, che non si debba avere invece un disegno di legge “anti-concorrenza” o, addirittura, un disegno di legge “multe”. Quello che è un freno al mercato e lo è stato finora nel campo degli NCC, sappiamo bene che esiste anche nel campo dell’altro trasporto non di linea, ossia quello dei taxi. Dobbiamo, quindi, aprire il mercato; lei l’ha detto in conclusione, ma vogliamo vederlo nei fatti, vogliamo vedere al centro dell’attenzione finalmente il cittadino non le lobby.
Vogliamo vedere un’apertura in linea con quella che c’è stata nel campo dell’aviazione, con l’apertura del mercato nel 1991, con l’apertura del mercato ferroviario nel 1997, questo a livello europeo. E invece poi arriviamo al paradosso, per fare un esempio pratico, di un’alta velocità che collega Napoli e Roma in poco più di un’ora, e poi abbiamo l’effetto imbuto nelle stazioni, ma non soltanto a Roma, in tutte le principali città italiane, dove la gente deve aspettare 45 minuti per potersi muovere all’interno della città.
Questo è un danno per il cittadino, per le persone più fragili, per le persone che hanno bisogno di cure.
Questo è scritto nella sentenza della Corte, che non riguarda solamente, come principio, gli NCC, riguarda tutto il trasporto che deve essere garantito. Quindi, noi dobbiamo garantire questo ai cittadini, dobbiamo anche garantire che non ci siano lobby di serie A e di serie Z, perché in questo momento ci stanno rimettendo, ad esempio, anche gli albergatori, anche i ristoratori, anche i negozianti.
Ma, soprattutto, noi speriamo, signor Ministro, che lei tenga ben presente, al mattino, quando si alza, questo principio: il trasporto pubblico deve essere garantito a misura del più debole. Se questo non si fa, signor Ministro, vuol dire che a voi manca il coraggio (Applausi dei deputati del gruppo Italia Viva-il Centro-Renew Europe).
Fonte: stralcio dal Resoconto stenografico dell’Assemblea della Camera dei Deputati, Seduta n. 332 di mercoledì 24 luglio 2024
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