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Confesercenti Salerno: limiti Anas, per il turismo nel Cilento, scelte incomprensibili nella totale indifferenza

Confesercenti Salerno: limiti Anas, per il turismo nel Cilento, scelte incomprensibili nella totale indifferenza

Il Presidente Esposito: “Inserire il limite di 50 km orari significa dire ai tanti ospiti del cosiddetto turismo di prossimità di andare altrove e non andare nel Cilento o nel Golfo di Policastro”

Dopo che in tempi record recentemente in costiera Amalfitana, l’Anas e la Provincia hanno risolto, anche per interessamento della scrivente, la questione frana su piano di Sorrento con interconnessioni negative per la costiera e la impossibilità di raggiungere Positano, una nuova criticità di natura diversa si prospetta per la provincia a sud di Salerno, per raggiungere su gomma il Cilento ed il golfo di Policastro il limite orario sui numerosi viadotti è di 50 km orari.

Insomma scelte legate sicuramente ad aspetti di sicurezza che sottendono interventi che si aspettano da anni, ma certamente scelte “anti turistiche” nella totale indifferenza e consapevolezza di amministratori e consorzi di imprese che fanno tutto tranne che tutelare il settore del commercio e del turismo di un’area straordinaria che però oggi vive un momento di forte criticità economica con spiagge quasi deserte e un turismo regionale mordi e fuggi legato al meteo ed ai weekend che con i nuovi limiti imposti avrà certamente altre ricadute negative.

Restiamo basiti rispetto a questa scelta di Anas che per di più ammette lacune legate alla sicurezza in molti tratti di competenza per le strade in gestione, le imprese da noi rappresentate dichiara il presidente di Confesercenti provinciale Salerno Raffaele Esposito sono stanche di essere loro malgrado vessate da limiti e criticità sono queste scelte, tenendo presente che siamo tutti d’accordo sul fattore sicurezza stradale, che incidono però in maniera negativa su un tratto della nostra provincia che invece ha bisogno di “cura” e stabilità di servizi per favorire le tante destinazioni turistiche che sono già prive di servizi di mobilità essenziali come ad esempio le vie del mare.

Inserire il limite di 50 km orari significa dire ai tanti ospiti del cosiddetto turismo di prossimità di andare altrove e non andare nel Cilento o nel Golfo di Policastro.
Per un ospite, coppia, amici e famiglie, che volessero recarsi da Salerno o zone limitrofe in spiaggia ad esempio nel Cilento ci vorrebbero oltre 2 ore e mezza di percorrenza un salasso di spese carburante, di stress, traffico e cantieri permettendo. Certo si potrebbero preferire i trasporti su treno da e per Salerno ma anche qui ci vorrebbero maggiori corse ed orari più consoni.

Le nostre imprese ed i nostri imprenditori spesso tra l’indifferenza generale di chi amministra a livello locale, che sempre più “rifiuta” di indignarsi rispetto a scelte fatte da altri, ed i territori a vocazione turistica che hanno la necessità di essere collegati velocemente ed in sicurezza con Salerno capoluogo, sono stufi di vedersi penalizzare rispetto ad altri luoghi.

Con la riapertura dell’aeroporto di Salerno per il quale abbiamo già visto sperequazioni anche in termini di promozione da parte delle compagnie aeree che giustamente “sponsorizzano” un brand territoriale che appartiene soltanto ad un tratto seppur meraviglioso della nostra provincia, tutto questo è inaccettabile occorrono e sottolineiamo nuovamente strade sicure, veloci e collegamenti con treni e via mare rapidi sicuri e costanti da e per Salerno capoluogo.

Quando tutto questo sarà vero e reale allora potremo pensare davvero di lavorare ad una destinazione omogenea e servita di “area vasta” UNESCO DESTINATION appetibile da turisti di tutto il mondo specie dell’arco alpino, come visto dal recente sondaggio Assoturismo Confesercenti che conferma un trend importante di flussi dalla Germania per l’Italia, e di quello domestico.

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