Fisco: ISEE, via BTP, buoni e libretti postali dalla Dsu

Fisco: ISEE, via BTP, buoni e libretti postali dalla Dsu

Da giovedì 3 aprile 2025, sarà possibile escludere i Titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali (inclusi quelli trasferiti allo Stato) e i libretti di risparmio postale dalla Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per il calcolo dell’ISEE, per un importo massimo di 50mila euro per nucleo familiare.

Lo comunica l’Inps in una nota.

Per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, le Dsu già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza, ferma restando la facoltà di richiedere una nuova  attestazione ISEE per escludere, nel limite massimo di 50mila euro,  gli strumenti di risparmio richiamati dalla norma.

Con la pubblicazione, nella sezione pubblicità legale, del decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, viene infatti approvato il modello aggiornato della  Dsu per il calcolo dell’Isee e le  relative istruzioni per la compilazione.

“Il provvedimento – spiega una nota diffusa dal Ministero del Lavoro – rende  operativo quanto previsto dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2025, entrato in vigore il 5 marzo 2025 che  ”esclude dal patrimonio mobiliare rilevante ai fini dell’ indicatore, i Titoli di Stato di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente  della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, i buoni fruttiferi postali, inclusi quelli trasferiti allo Stato, e i libretti di risparmio  postale, per un importo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare. La nuova modulistica sostituisce, dal 3 aprile 2025, i precedenti modelli e istruzioni. Resta fermo, invece, il modello di tipo dell’attestazione Isee. Per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, le Dsu già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza. Resta però la facoltà di richiedere una nuova attestazione Isee, presentando una nuova Dsu calcolata secondo la normativa di recente introduzione”.

ISTRUZIONI UTILI

Le istruzioni tecniche del Ministero precisano che sono esclusi dal patrimonio mobiliare fino a un valore massimo di 50.000 euro per nucleo familiare:

  • Titoli di Stato di cui all’articolo 3 del Dpr n. 398/2003, tra cui Bot, Btp (tutte le categorie), CCTeu;
  • Buoni fruttiferi postali, inclusi quelli trasferiti allo Stato;
  • Libretti di risparmio postale.

I rapporti finanziari interessati da tale esclusione sono all’interno dei seguenti codici:

  • «Codice 02» – Rapporti di conto deposito titoli e/o obbligazioni;
  • «Codice 03» – Conti deposito a risparmio libero/vincolato detenuti esclusivamente presso Poste Italiane;
  • «Codice 06» – Gestione patrimoniale;
  • «Codice 07» – Certificati di deposito e buoni fruttiferi detenuti esclusivamente presso Poste Italiane.
ESEMPI
  1. I coniugi Stefania e Luigi sono titolari rispettivamente di un rapporto di tipo 06 e un rapporto di tipo 02. Il rapporto di tipo 06, con un valore complessivo di 70mila euro, include Titoli di Stato per un valore di 30mila euro. Il rapporto di tipo 02, con un valore complessivo di 60mila euro, include Titoli di Stato per un valore di 25mila euro, ma è cointestato al 50% con un soggetto che non fa parte del suddetto nucleo familiare. Dal patrimonio mobiliare di Stefania e Luigi potrà essere sottratto complessivamente il valore di 42.500 euro (30.000 + 25.000/2).
  2. Il caso dei genitori non conviventi: l’unica eccezione riguarda il genitore non coniugato e non convivente attratto nel nucleo del figlio minorenne o studente universitario. In tale caso è preferibile escludere prima i Titoli di Stato posseduti dai componenti del nucleo ordinario e successivamente, qualora non sia stato ancora raggiunto il limite massimo di 50mila euro per nucleo, quelli posseduti dal genitore non coniugato e non convivente attratto (GNC). Nell’ipotesi di genitore non coniugato e non convivente attratto, è possibile compilare il foglio componente da allegare alla DSU in cui è presente il figlio minorenne o lo studente universitario oppure indicare gli estremi della DSU del genitore attratto. La prima opzione è preferibile qualora nella DSU che ha presentato autonomamente il genitore attratto siano stati già esclusi i Titoli di Stato da lui posseduti per un valore che, sommato a quello dei Titoli di Stato esclusi nella DSU del nucleo del figlio minorenne o dello studente universitario, superino il limite di 50mila euro.
DSU

Dal 3 aprile sarà possibile presentare un nuovo modello DSU per chiedere il ricalcolo dell’indicatore.

ESSENZIALE PER IL RILASCIO DELLA DSU

Richiedere al proprio  Istituto di credito l’attestazione aggiornata con i dati del patrimonio mobiliare, in riferimento ai Titoli di Stato.

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