Tanto orgoglio per il turismo in crescita a Bari, eppure in parallelo ai numeri che salgono, aumentano anche i casi di abusivismo delle guide turistiche. Il boom del settore porta, infatti, in dote tante luci, ma anche alcune ombre. Da una parte la richiesta di guide cresce di pari passo con l’espansione turistica: strutture ricettive, società private ed enti pubblici cercano esperti in grado di guidare i vacanzieri ma il numero di professionisti è esiguo. Centinaia gli annunci di lavoro, pochi, pochissimi i candidati.
Le figure competenti
Un altro dei “lati oscuri” è appunto il problema della mancanza di figure competenti e in grado di accompagnare e mostrare le bellezze della città ai visitatori, soprattutto nel cuore del borgo antico, ovvero Bari vecchia. E tale gap viene appunto colmato da figure abusive ed inesperte. Un ombrellino sollevato e i gruppi immediatamente a seguito non fanno sempre una guida turistica: non tutte quelle che vediamo per la città hanno infatti l’autorizzazione ad esercitare. E Federagit Terra di Bari, il sindacato delle guide turistiche che fa capo ad Assoturismo della Confesercenti, torna a lanciare l’allarme. Una complicazione che va, tra l’altro, a minare non solo la qualità del servizio offerto ai turisti, ma anche ad operare una concorrenza sleale nei confronti dei professionisti abilitati. Federagit intende tutelare chi è «realmente abilitato a svolgere la professione», spiega il presidente Anna Gernone, ma anche ad invitare ad istituire a Bari la figura del «vigile turistico», dotata di «competenze più specifiche e adeguate per il controllo della città in termini di ospitalità».
Il fenomeno dell’abusivismo
Con l’espansione turistica, precisa ancora, «sta notevolmente aumentando la richiesta di professionisti da parte dei tour operator. La stagione estiva – racconta Gernone – è stata e continua ad essere abbastanza intensa dal punto di vista del numero di visitatori. Ma il fenomeno dell’abusivismo è sempre presente.
Federagit fa, inoltre, riferimento anche a forme di abusivismo che interesserebbero in particolare l’attività delle guide turistiche a Bari, ricordando che «con l’approvazione del decreto n. 88 del 26 giugno 2024, regolamento attuativo della legge 190 del 23 dicembre del 2023, le guide turistiche hanno una legge nazionale che disciplina la loro professione», e che «le guide patentate devono esporre l’autorizzato tesserino di guida».
La normativa
La normativa che definisce le regole da seguire per diventare guida turistica è stata infatti modificata di recente, con l’approvazione di un disegno di legge riguardante la “disciplina della professione di guida turistica”. La riforma, approvata dalla Camera verso i primi di dicembre 2023, ha l’obiettivo di dare maggiore uniformità normativa e di definire nuove regole per l’organizzazione dell’esame di stato di abilitazione alla professione. Per diventare una guida turistica è necessario essere maggiorenni, possedere un titolo di laurea di primo livello e sostenere un esame di abilitazione. L’esame è bandito con cadenza annuale dal Ministero del Turismo. Una volta superato l’esame, le nuove guide turistiche abilitate possono iscriversi all’apposito elenco nazionale, tenuto dal Ministero del Turismo, e possono operare su tutto il territorio nazionale. In precedenza sia l’organizzazione degli esami di abilitazione sia le competenze delle guide erano limitate al territorio provinciale o regionale, con una maggiore frammentazione e maggiori rischi di abusivismo.
Stralcio da https://www.quotidianodipuglia.it/
L’articolo Guide turistiche Puglia, boom di richieste. «Tante offerte di lavoro ma pochissimi candidati» proviene da FEDERAGIT.