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Il Consiglio dei Ministri torna a riunirsi

Il Consiglio dei Ministri torna a riunirsi

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 25 gennaio 2024, alle ore 11.25, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

Questi alcuni dei provvedimenti approvati:

Proventi di operatori commerciali destinati a iniziative di beneficenza

Disposizioni in materia di destinazione di proventi derivanti dalla vendita di prodotti (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato un disegno di legge che introduce disposizioni in materia di destinazione di proventi derivanti dalla vendita di prodotti.

Le norme sono finalizzate ad assicurare un’informazione chiara e non ingannevole sulla commercializzazione di prodotti i cui proventi sono destinati a iniziative solidaristiche.

Si prevede, per i produttori dei beni e per i professionisti che li commercializzano e li promuovono, l’obbligo di esplicitare il soggetto destinatario dei proventi, le finalità a cui questi sono destinati e la quota percentuale del prezzo di vendita o l’importo destinati all’attività benefica, per ogni unità di prodotto.

I produttori dei beni potranno assicurare l’adempimento attraverso l’indicazione delle informazioni sulle singole confezioni (anche tramite apposizione di tramite l’apposizione di adesivi).

Produttori e professionisti sono inoltre tenuti a comunicare al Garante per la concorrenza e il mercato l’operazione promozionale e il termine entro il quale sarà effettuato il versamento dell’importo destinato al soggetto beneficiario.

In caso di violazione degli obblighi, l’Autorità può irrogare sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da 5.000 a 50.000 euro e disporre la pubblicazione del provvedimento da parte del produttore o del professionista sul proprio sito, su uno o più quotidiani nonché con ogni altro mezzo ritenuto opportuno, come i social media.

Si prevede, infine, che il 50 per cento degli importi delle sanzioni sia destinato a finalità solidaristiche.

Non rientrano nel campo di applicazione della legge le attività di promozione, vendita o fornitura di prodotti ai consumatori da parte degli enti non commerciali, restando ferme le norme del codice del Terzo Settore riguardanti la raccolta di fondi per autofinanziamento e quelle relative degli enti appartenenti alle confessioni religiose che hanno stipulato accordi o intese con lo Stato con riguardo alla libera effettuazione di collette.

Politiche in favore delle persone anziane

Disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33 (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone e del Ministro della salute Orazio Schillaci, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della delega di cui agli articoli 3, 4 e 5 della legge 23 marzo 2023, n. 33.

Il testo introduce misure specifiche per prevenirne la fragilità delle persone anziane, per favorirne la salute e per l’invecchiamento attivo. Si promuovono, inoltre, strumenti di sanità preventiva e di telemedicina presso il domicilio delle persone anziane e si introducono misure volte a contrastarne l’isolamento e la deprivazione relazionale e affettiva, a favore del mantenimento delle capacità fisiche, intellettive e sociali, quali, a titolo esemplificativo, misure volte a favorire il turismo lento o l’impiego in organizzazioni di volontariato e di formazione. Si sostiene il ricorso a nuove forme di domiciliarità e di coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane e di coabitazione intergenerazionale; si introducono, infine, misure in materia di promozione della mobilità degli anziani in ambito dei servizi di trasporto pubblico locale, con l’istituzione di un apposito fondo, e disposizioni in materia di alfabetizzazione informatica e di facilitazione digitale.

Nell’ambito dei punti unici di accesso (PUA), è assicurata alle persone anziane la possibilità di ottenere una valutazione multidimensionale per l’erogazione dell’orientamento e del sostegno informativo destinati a favorire il pieno accesso agli interventi e ai servizi sanitari, sociali e sociosanitari.

In materia di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, si provvede a riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci una serie di interventi integrati di tipo sanitario e socioassistenziale, aggiuntivi rispetto alle prestazioni già fornite dal Servizio sanitario nazionale. Si prevede, tra l’altro, la “Valutazione multidimensionale unificata” (VMU) di base, a livello nazionale, per l’orientamento della persona anziana e la determinazione della condizione di non autosufficienza e del relativo stato di bisogno assistenziale.

Inoltre, si introducono:

  • l’offerta integrata di assistenza e cure domiciliari finalizzata all’erogazione a domicilio di interventi caratterizzati da un livello di intensità e complessità assistenziale variabile nell’ambito di specifici percorsi di cura e di un progetto di assistenza individuale integrato;
  • la previsione di servizi residenziali e semiresidenziali socioassistenziali e sociosanitari;
  • il potenziamento delle reti locali delle cure palliative.

Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, in via sperimentale e nel limite di spesa massimo pari a 300 milioni annui, si introduce una prestazione universale (PU) composta da una quota fissa monetaria e da una quota integrativa definita “assegno di assistenza”, finalizzata all’acquisto di servizi, per promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno alle persone anziane non autosufficienti e destinata a sostituire progressivamente l’indennità di accompagnamento.

Nello specifico, i requisiti richiesti per ottenere detta prestazione, erogata dall’INPS, sono i seguenti:

  • un’età anagrafica di almeno 80 anni;
  • un livello di bisogno assistenziale gravissimo, definito dall’INPS, sulla base di determinati indicatori;
  • un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a euro 6.000.

La componente relativa alla quota fissa monetaria corrisponde alla medesima quota stabilita attualmente per l’indennità di accompagnamento (527,16 euro mensili); la quota integrativa è pari a 850 euro mensili ed è finalizzata a remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici o l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza.

Provvedimenti normativi approvati in esame definitivo

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame definitivo, tenendo conto degli eventuali pareri acquisiti:

  1. Disposizioni sul funzionamento del Consiglio della magistratura militare e sull’ordinamento giudiziario militare ai sensi dell’articolo 40, comma 2, lettere d) ed e), della legge 17 giugno 2022, n. 71 (decreto legislativo – esame definitivo) (Ministero della difesa)
  2. Disposizioni in materia di accertamento tributario e di concordato preventivo biennale (decreto legislativo – esame definitivo) (Ministero dell’economia e delle finanze).
Stati di emergenza

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato la proroga di 12 mesi dello stato di emergenza già dichiarato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 22 novembre al 5 dicembre 2022 nel territorio dei comuni di Comacchio, Goro e Codigoro, in provincia di Ferrara, di Cesenatico, Gatteo e Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena e di Ravenna.

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