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Primo Maggio, la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise al Quirinale

Primo Maggio, la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise al Quirinale

La Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise ha partecipato alle celebrazioni per la Festa del Lavoro svoltasi al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La festa del lavoro è festa per la Repubblica. Rappresenta motivo di riflessione e di impegno. Il primo articolo della Costituzione costituisce il fondamento su cui poggia l’architettura dei principi della nostra democrazia e della nostra civiltà. Al tempo stesso è un pungolo, un senso di marcia, una sfida costante alle istituzioni, ai corpi sociali, alle forze produttive. Il lavoro è misura di libertà, di dignità, rappresenta il contributo alla comunità. È strumento di realizzazione di diritti sociali. È motore di rimozione delle disuguaglianze, tema essenziale dopo la pandemia che le ha aggravate  e ne ha create di nuove. Premessa di tutto è la sicurezza sul lavoro“, un passaggio del discorso del presidente Mattarella.

La pandemia – le parole del Presidente – ha sconvolto gli ultimi due anni. Ha portato morte, sofferenza, paure. Ci ha anche più largamente scoprire – forse dovremmo dire dire riscoprire – i valori della solidarietà, della responsabilità, anche delle istituzioni a servizio del bene comune. Abbiamo dimostrato di saper affrontare la crisi. La medesima determinazione occorre avere oggi di fronte al brusco stop alla ripresa economica indotto dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina. Scoraggiarci per le prove che i tornanti della storia propongono su diversi fronti, interno, dell’Unione Europea, internazionale, è atteggiamento sterile. Non possiamo affidarci all’inerzia degli eventi. Un’unità consapevole tra le forze sociali deve consentire al “Cantiere Italia” di realizzare gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con un capitolo di relazioni sociali all’altezza di tempi moderni. Non è tempo di slogan. Non sono consentite pause nell’impegno: è indispensabile un dialogo consapevole e fruttuoso“.

Alla Repubblica serve il lavoro di tutte e di tutti. Di donne, di giovani, di energie di ogni parte d’Italia. Ognuno deve fare la parte propria per allargare la base del lavoro: anzitutto le istituzioni, ma con loro le grandi aziende, le piccole e medie imprese, i sindacati, il Terzo settore, i professionisti, la vasta e articolata realtà del lavoro dipendente e di quello autonomo“, ha sottolineato il Presidente Mattarella.

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