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Confesercenti Trentino, BITM: oggi l’inaugurazione del tema di questa edizione “Piccoli territori grandi eccellenze”. Domani focus sulle emergenze del turismo ed i grandi eventi

Confesercenti Trentino, BITM: oggi l’inaugurazione del tema di questa edizione “Piccoli territori grandi eccellenze”. Domani focus sulle emergenze del turismo ed i grandi eventi

Piccoli territori, grandi eccellenze al MUSE c’è la BITM alla sua XXIII edizione

Oggi l’inaugurazione con, tra gli altri: il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e il coordinatore nazionale di Assoturismo, Corrado Luca Bianca.

Domani focus sulle emergenze del turismo, tra crisi energetica e lavoro, e le opportunità che offrono i grandi eventi. In collegamento il giornalista e conduttore televisivo di Propaganda Live, Diego Bianchi.

Ha aperto i battenti la 23esima edizione della BITM Borsa del turismo montano – Giornate del turismo montano, in programma a Trento, presso il Museo delle Scienze, fino a venerdì 18 novembre, con un programma di conferenze e appuntamenti che cercheranno di ragionare attorno al tema, come recita il titolo della manifestazione, dei “Piccoli territori, grandi eccellenze”.

A moderare i convegni: il direttore scientifico della Bitm, Alessandro Franceschini e la giornalista Linda Pisani. A partecipare: ospiti nazionali, esperti, protagonisti del mondo del turismo, amministratori e operatori economici pronti a confrontarsi per una settimana sul tema del futuro del turismo, con particolare attenzione a quello che interesserà i territori di montagna. La manifestazione, promossa da Confesercenti del Trentino e dalla Provincia autonoma di Trento, vede la collaborazione del Comune di Trento, delle categorie economiche del territorio e di molti soggetti pubblici e privati che si interfacciano con il mondo del turismo.

“Nel mondo globalizzato – ha detto il direttore scientifico della Bitm, Alessandro Franceschini – la parola d’ordine per i territori che intendono essere competitivi sul mercato turistico, è ‘differenziazione’. Occorre, in altre parole, puntare su una proposta originale del singolo territorio, esaltando il più possibile la caratteristica di unicità. I flussi turistici, infatti, si muovono sempre di più alla ricerca di scenari originali, di sapori unici e di proposte ricettive autentiche. Di questo parleremo in questa edizione, con un focus sugli eventi che comunque non devono andare a snaturare la caratteristica dei territori. Analizzeremo come e se è possibile garantire gli standard che i grandi eventi richiedono anche in un piccolo territorio come il nostro”.

Il filo rosso dell’edizione 2022 è dunque quello della valorizzazione delle eccellenze territoriali al servizio del turismo. Il quadro economico internazionale, infatti, obbliga gli operatori del turismo a riflettere in maniera importante sull’attualità della proposta. Una delle strade possibili per reinventare tale proposta, è quella di investire nella valorizzazione delle eccellenze territoriali, vera cifra dell’originalità turistica di una località d’accoglienza. In questa prospettiva, le “Giornate” cercheranno di capire a quale punto di sviluppo sono, oggi, le località di montagna e quali sono le possibilità di miglioramento a servizio della crescita di questo fondamentale segmento economico.

Ad aprire la BITM il direttore del MUSE Michele Lanzinger e il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Tra gli interventi nazionali: Corrado Luca Bianca, coordinatore Assoturismo Nazionale e il saluto di Roberta Garibaldi amministratore delegato dell’Ente nazionale del Turismo (ENIT).

“Stiamo avendo numeri importanti e il 2022 si sta prospettando come un anno notevole per il turismo trentino – ha detto Fugatti – Riuscire a mettere insieme tutte le particolarità che il Trentino offre ci darà risultati economici importanti anche pro futuro”. Così l’assessore del turismo della PAT, Roberto Failoni: “Sono convinto che quest’anno registreremo un record nelle presenze turistiche in Trentino, con dati che supereranno quelli del 2019. È un risultato che se arriverà sarà grazie ai mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre. È una sfida, quella di allungare la stagione, su cui dobbiamo insistere. Un’altra sfida è quella dell’eccellenza, che sta incontrando una grande condivisione tra gli operatori. Ma di particolare attualità oggi è il tema del far pagare il giusto la qualità: ad investimenti importanti dunque deve corrispondere una adeguata redditività. Da sottolineare poi che il modello trentino, che sta raccogliendo risultati importanti, sta attirando l’attenzione di altre regioni. Il turismo inoltre, è bene ricordarlo, è in evoluzione in tempi molto veloci”.

A delineare le nuove strade del turismo trentino è stato Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing: “Stiamo sperimentando un nuovo linguaggio, ovvero raccontare il Trentino meno legato agli stereotipi e più legato a concetti molto più autentici che necessitano di una profonda conoscenza del territorio. Questo ci permetterà di avvicinarci a un turismo nuovo, più attento, più curioso”.

Corrado Luca Bianca, coordinatore Nazionale di Assoturismo ha scattato la fotografia del turismo tra luci ed ombre soffermandosi sul momento complesso che stiamo vivendo: “Il 2022 doveva essere l’anno della ripartenza – ha detto Bianca – in alcuni casi abbiamo raggiunto numeri estremamente interessanti, in alcuni casi maggiori rispetto al 2019, per poi arrivare a scontrarsi in questo fine anno con una situazione internazionale assurda, con l’esplosione dei costi energetici che di fatto hanno azzerato i guadagni. Dobbiamo essere comunque positivi ed essere pronti a cogliere le opportunità che la crisi saprà darci”.

Intenso è stato il ricordo del patron della BITM, recentemente scomparso, Loris Lombardini, menzionato anche dal Lanziger e dall’amico Giovanni Bort, presidente della Camera di Commercio di Trento. “Con Loris era facile litigare ma era facile anche ricomporre la discussione. Lombardini ha sempre avuto la capacità di saper guardare lontano e se pensiamo agli anni passati, Trento turisticamente era una cosa per pochi. Oggi grazie alle sue intuizioni e della nostra Provincia abbiamo un Trentino e un turismo al passo con i tempi”.

A riconoscere la valenza del Trentino è stato anche Mauro Paissan, presidente della Confesercenti del Trentino: “Vorrei partire con un messaggio positivo, veniamo da periodi burrascosi, ma è giusto dire che il Trentino è una vera eccellenza. Porto la mia esperienza di imprenditore che ha la possibilità di girare il territorio nazionale e non solo. Siamo visti con invidia positiva, il Trentino è un mosaico di eccellenze. Si può fare meglio? Sì, certo, si può sempre fare meglio. Ora dobbiamo imparare a destagionalizzare. Se ne parla da anni ma è giunto il tempo di offrire un Trentino aperto 365 giorni l’anno”. Elisabetta Bozzarelli, assessora alla cultura di Trento, ha poi ricordato come sia in arrivo un nuovo piano di politica del Turismo che guarda a Trento come a una città che dovrà essere “sorprendente”.

Il secondo convegno della giornata si è soffermato sul 2022 proclamato dall’ONU Anno Internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne. Quali sono le sfide dei prossimi anni?
A parlarne sono stati:
Davide Cardella, direttore dell’Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento: “L’Onu ha dato anche un altro dato: oggi abbiamo superato la soglia di 8miliardi di abitanti sul pianeta, e quindi il tema della sostenibilità diventa molto critico. È evidente che il turismo soprattutto in montagna, soprattutto in Trentino deve affrontare il tema della sostenibilità, vitale per il settore e vitale per il territorio, che deve essere sostenibile per chi ci vive tutto l’anno e per chi viene qualche giorno in vacanza”.
Alessandro Ceschi, direttore della Federazione Trentina della Cooperazione: “Quando ragioniamo di turismo dobbiamo parlare di territori, di comunità, di vite. Tenere viva la comunità è un requisito necessario perché i turisti cercano autenticità e valori”.
Nicoletta Andreis, presidente dell’Associazione Agriturismo Trentino: “Vorrei raccontare la visione di sostenibilità di un bambino che mentre stava impastando dei biscotti ha detto: ‘oggi ho imparato che se tu contadino mi insegni a coltivare, a raccogliere la frutta, a raccogliere le uova, se mi racconti come lo fai e quanta passione ci metti, avrò la possibilità da grande di avere e coltivare un orto’. Questo per dire che dobbiamo insegnare alle future generazioni questi valori. L’agriturismo ha una doppia responsabilità per quanto riguarda la sostenibilità, sia agricola che turistica”. Anche Luca Rigotti, presidente del Gruppo Mezzacorona, si è soffermato su ciò che unisce turismo, agricoltura e sostenibilità: “Il Trentino è molto all’avanguardia nel turismo e nella presentazione dei prodotti agricoli. Il vino non è solo un prodotto, non è solo un sapore, è tradizione, è lavoro di un territorio. Tutte le strutture ricettive del Trentino permettono di avere molti ospiti tutto l’anno, un motore molto importante per l’economia, e portano sostenibilità economica oltre che ambientale”.

Di responsabilità e sostenibilità ambientale hanno parlato anche:
Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco: “Parlare di Dolomiti vuol dire parlare di tante montagne diverse. Non è facile fare una sintesi. Sostenibilità significa anche mantenere il presidio di questi territori e dare una giusta visione ai turisti di cosa è la montagna”.
Walter Ferrazza, presidente del Parco Naturale Adamello Brenta: “La parola d’ordine è evolvere. Siamo partiti da una logica contemplativa per l’area protetta, una scatola di vetro piena di norme. Poi abbiamo capito, anche grazie alla necessità di una nuova coscienza ecologica, che dobbiamo ragionare in senso evolutivo. Prima pensando all’uomo come parte della natura, poi pensando all’uomo che deve fare una serie di pratiche. Tutti abbiamo una conoscenza ecologica. Ma poi i comportamenti sono realmente ecologici? Questo è il passaggio e il cambio di paradigma che dobbiamo affrontare”.

Focus sul cinema e sul territorio con Luca Ferrario direttore di Trentino Film Commission che ha evidenziato come l’industria del cinema non può prescindere dalla sostenibilità. “La cosa che si cerca di fare è trovare quali benefici un progetto può portare al nostro territorio. Il Trentino non ha mai avuto una lunga storia di cinema ma negli ultimi 10 anni sono passate 278 produzioni. Questo porta a tutta una serie di conseguenze. Quelle buone sono quelle economiche; nello specifico ogni anno sono 3-4milioni di euro che le produzioni spendono per effettuare le loro riprese in Trentino. Ci sono stati tanti film che hanno dato una buona visibilità al territorio. Non tutti i film sono promozionali. Bisogna cercare di gestire e di ottenere il meglio da questi progetti. Avere sul territorio 15-16 produzioni ogni anno porta anche a un impatto. Sette anni fa abbiamo creato un sistema di certificazione per i film, uno strumento che diamo ai produttori per rendere la produzione più sostenibile, ma è anche un sistema di verifica, per dare una certificazione chiamata Green Film”.

Di sostenibilità tecnologica e umana ha parlato Tamara Tonioni, general Manager di Saidea: “Noi ci occupiamo tutti i giorni di tecnologia, che è parte della nostra vita quotidiana, sia che viviamo in valle che viviamo in montagna. Abbiamo voluto ragionare sullo sviluppo sostenibile legandolo allo sviluppo dei talenti perché le persone sono delle eccellenze. Come possiamo continuare a sviluppare la comunità montana e renderla sostenibile? Attraverso la tecnologia che deve essere fruibile”.

Infine, la voce dei territori è arrivata da Manuel Corso, direttore dell’Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi e da Stefano Ravelli, direttore dell’Azienda per il Turismo Valsugana. “La nostra Apt – ha detto Corso – sa che l’ospite che sceglie il nostro territorio sceglie le Dolomiti, e noi abbiamo la fortuna di vivere in questo territorio. Certo che in ottica sostenibile dobbiamo anche capire cosa possiamo fare per conservare questo territorio. Questo tema coinvolge tutti, anche le Apt. Gli operatori turistici possono farcela perché sul territorio vive una comunità”.
Cosi Ravelli: “Siamo partiti nel 2017, abbiamo fatto un percorso che ci ha portati primi a livello mondiale a ricevere una certificazione nel 2019, un riconoscimento internazionale, molto importante perché il Trentino e la Valsugana sono molto internazionali. Siamo stati i precursori ma da soli non si va da nessuna parte. I primi che devono essere consapevoli sono i residenti, che possono essere ambasciatori del territorio”.

Domani, mercoledì 16 novembre la SECONDA GIORNATA.

9.00-10.30
TERRITORIO E GRANDI EVENTI: QUALE CONTRIBUTO AL TURISMO?

Olimpiadi invernali del 2026, concerti, festival, manifestazioni. Negli ultimi anni anche la montagna è diventata teatro di eventi con l’afflusso di grande pubblico, reinventando una funzione tipicamente urbana. Quest’approccio può portare grandi benefici al turismo, a patto di innestare modalità di implementazione degli eventi rispettosi delle caratteristiche della località d’accoglienza.

Con la partecipazione di
Diego Bianchi | giornalista
La voce delle categorie economiche
Aldi Cekrezi | Direttore di Confesercenti del Trentino
Massimo Travaglia | Direttore di Confcommercio Imprese per l’Italia Trentino
Interventi
Linda Osti | Docente della Libera Università di Bolzano e Bangor University (UK)
Mauro Giacca | Presidente dell’Associazione Calcio Trento
Tito Giovannini | Consigliere della Fondazione Milano-Cortina 2026
Carlo Guardini | Giornalista
Luca Petermaier | Responsabile comunicazione e relazioni esterne di ITAS Mutua
La voce dei territori
Franco Aldo Bertagnolli | Presidente dell’Azienda per il Turismo di Trento Monte Bondone
Luca D’Angelo | Direttore dell’Azienda per il Turismo Dolomiti Paganella
Fabio Sacco | Direttore dell’Azienda per il Turismo della Valle di Sole

Mercoledì 16 novembre 2022 – 11.00-12.30
LE NUOVE EMERGENZE DEL TURISMO: CRISI ENERGETICA E LAVORO

La Bitm del 2011 era stata dedicata al tema della politica energetica e del paesaggio turistico. A distanza di oltre dieci anni, questo tema è diventato di stringente attualità. Con l’accelerazione causata dalla crisi energetica in atto, i territori turistici sono obbligati ad interrogarsi su come le energie alternative e la tutela del paesaggio possono svilupparsi assieme.

La voce delle categorie economiche
Piergiorgio Forti | Presidente di Enbit, Ente Bilaterale turismo, commercio e servizi del Trentino
Massimiliano Peterlana | Presidente della Fiepet – Federazione Pubblici Esercizi del Trentino
Interventi
Graziano Molon | Direttore generale del Consorzio Vini del Trentino
Stefano Righi | Responsabile offering e vendite dirette di Dolomiti Energia
Bruno Felicetti | Direttore Generale delle Funivie Madonna di Campiglio
Walter Nicoletti | Giornalista
Federico Samaden | Dirigente scolastico e Fondatore di Ospitalia
La voce dei lavoratori
Walter Alotti | Segretario Generale UIL del Trentino
Michele Bezzi | Segretario Generale CISL del Trentino
Andrea Grosselli | Segretario Generale CGIL del Trentino

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